Scaletta tutta strumentale, come d’abitudine per i Captain Quentin e al solito una manciata di pezzi che partono da solide basi math-rock per sgusciare via in direzioni più o meno prevedibili – caroselli Lounge ( Caffè Connection ), frequenze dub-wave ( Aghosto ), spruzzate funk ( Zewoman ) – con rimandi quà e là ai Brutopop e ai Tortoise. Piacevole.
( 6/7 )
Guido Gambacorta